Da Terzaclasse.it

Didascalie

Dopo la Marcia su Roma il Re Vittorio Emanuele III diede l'incarico di formare un nuovo governo a Benito Mussolini.

Nel sito

I documenti di Terzaclasse.it

Consulta i documenti di Terzaclasse.it "Documenti storici"

Terzaclasse.it > 1897-1921 > 1922 - Marcia su Roma e Governo Mussolini

La cronologia di Terzaclasse.it

1922 - Marcia su Roma e Governo Mussolini

Benito Mussolini La marcia su Roma fu una manifestazione di forza tenuta dal Partito Nazionale Fascista con lo scopo di ”mostrare i muscoli” e rivendicare la guida del paese. Voluta direttamente da Benito Mussolini come atto conclusivo di un lungo processo politico iniziato con la fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento avvenuta a Milano nel 1919. L'Italia del dopoguerra era attraversata da fermenti rivoluzionari e il futuro dittatore e il suo movimento si erano proposti alla borghesia industriale ed agraria come il baluardo alla possibile deriva bolscevica del paese.
Il 7 novembre del 1921, a Roma, la vecchia organizzazione venne sciolta per essere trasformata in partito di massa: il Partito Nazionale Fascista. Con la creazione del partito si voleva adottare una politica legalitaria dopo che alle elezioni del maggio del 1921 era riuscito ad ottenere 35 seggi parlamentari. La fase preparatoria della marcia ebbe il suo momento culminante durante l'occupazione di Ancona.
La città marchigiana venne scelta perché ritenuta particolarmente refrattaria alle idee fasciste e pertanto, questo la rendeva un banco di prova per la futura occupazione della città di Roma. Il passo successivo fu di organizzare un'adunata di camicie nere a Napoli, il 24 ottobre del 1922. Nella città partenopea Mussolini tenne un discorso ai notabili della città nel teatro San Carlo e un comizio ai squadristi nella piazza del teatro. Il giorno 28 ottobre circa 30.000 fascisti furono fatti convergere su Roma da tutto il paese. Le colonne furono concentrate a Foligno, Tivoli, Santa Marinella e Monterotondo in attesa delle decisioni del re.
Il sovrano, sollecitato dal presidente del consiglio in carica Luigi Facta, doveva decidere se impiegare o meno l'esercito per bloccare la marcia dei fascisti. Il re non impose lo stato d'assedio, i manipoli poterono entrare a Roma e il governo rassegnò le dimissioni. Il 29 ottobre, Vittorio Emanuele III ricevette Benito Mussolini e gli conferì l'incarico di formare il nuovo governo.

Pagina di approfondimento

Logo testi Non esiste (ancora) un testo specifico su questo argomento.

Documenti collegati

Logo documenti Non ci sono documenti collegati a questo lemma.

Copyright: Terzaclasse.it 2013