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Giornale d'Italia 1902
Lettera dell'on. Luigi Morandi in risposta all'articolo sul trattamento riservato agli emigranti dall'equipaggio di un piroscafo tedesco, pubblicato dal Giornale d'Italia il 1° dicembre 1901. Nella missiva il deputato, che ha fatto parte della commissione di studio sulla legge, difende la bontà delle norme approvate e dichiara che presenterà un'interrogazione parlamentare sui fatti riportati.

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Per la nostra emigrazione - Gli effetti della nuova legge
(Il Giornale d'Italia 2 dicembre 1901)

Dall’on. Luigi Morandi che fece parte della commissione per la legge e il regolamento sull’emigrazione, riceviamo e assai volentieri pubblichiamo:

Egregio signor Direttore,

il suo corrispondente da New York non deve prendersela contro la legge e il regolamento sull’emigrazione, per i «maltrattamenti selvaggi», usati verso ottocento emigranti nostri, a bordo del piroscafo tedesco «Aller»; maltrattamenti dei quali egli afferma essere stato testimonio giorno per giorno, ora per ora. La legge e il regolamento provvedono nel miglio modo possibile a scoprire e a punire tutte le vessazioni e le iniquità lamentate dal suo corrispondente. Basta infatti che l’ufficiale medico ne faccia rapporto, com’è suo stretto dovere, al Commissariato dell’Emigrazione, perché il Ministero degli affari esteri tolga al vettore la patente che gli da la facoltà di trasportare emigranti. Può ben accadere che la legge e il regolamento non siano osservati; ma allora è un’altra questione. Nel caso attuale, però se il suo corrispondente le ha scritto, come pare, appena sbarcato, sarebbe troppo presto per dire che le punizioni sancite dalla legge e dal regolamento non siano state applicate.

A ogni modo, poiché la corrispondenza descrive «Aller» quasi come un campo di concentrazione per le donne e i bambini dei nostri emigranti, e vi è narrato che vennero perfino «percossi brutalmente dei vecchi cadenti», domani stesso io presenterò alla Camera una interrogazione al Ministro della marina intorno alla condotta del capitano medico che viaggiava in quel piroscafo a tutela appunto degli emigranti, e un’altra interrogazione al Ministro degli affari esteri, per sapere se, accertati i fatti, intenda togliere la patente al «Lloyd Germanico», proprietario dell’«Aller».

Ella voglia intanto gradire i miei saluti.
Roma, 1. dicembre 1901.

Luigi Morandi

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